Archivio TRADERE

la memoria della lavorazione del travertino a Rapolano Terme
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Image Code: 02645
NazioneItalia
Luogo piazza del Campo
Siena
Anno2012 ] (274)
FotografoKumazawa, Hanako ] (111)
FonteArchivio Tradere ] (828)
CaptionTorre del Mangia
Alcuni testi riportano, senza conferme documentali, la provenienza del travertino dalle cave di Rapolano.
"Sanesi cominciarono una torre… la quale si cominciò in sabato 12 d’ottobre e fecesi in Siena gran festa e vennero i canonici e il chericato del duomo e diceano orationi e salmi e l’operaio del duomo misse n fondo di detta tore alquante monete per memoria di detta tore, e fuvi messo in ogni canto di detta tore nel fondo una pietra con lettare greche, ebraiche e latine, perché non fusse percossa da tuono né da tempesta." ( Cairoli,"Torre del Mangia",1985.)
Con queste parole Agnolo di Tura celebra nelle cronache del 1325 l’inizio dei lavori che dettero vita alla torre, mescolando insieme i sacri riti religiosi delle preghiere, delle orazioni e dei salmi, con quelli profani come la collocazione di monete e iscrizioni in lingua antica come il latino, il greco e l'ebraico per propiziare la solidità dell’edificio. Come però si legge dai registri di pagamento del Camerlingo della Repubblica, comunemente detti della “Biccherna”, risale al 1338 il primo riconoscimento ufficiale dell’edificazione della torre. A lungo è stato erroneamente considerato anche l’architetto dell’opera, tale Agostino di Giovanni, apprezzato scultore senese del Trecento, ritenuto l’unico ideatore ed artefice. Sempre dai registri della Biccherna risulta che abbia lavorato al progetto, ma solo per un breve lasso di tempo, mentre più probabilmente i primi architetti commissionati furono i perugini Minuccio di Rinaldo e suo fratello Francesco. In tutto i registri del tempo riportano nell’arco di dieci anni i nomi di otto “operari turris” che presero parte alla costruzione della torre. Un altro documento del 1341 chiama in causa per la realizzazione anche Lippo Memmi, famoso pittore cognato di Simone Martini, al quale venne dato il compito di rendere l’edificio più imponente e raffinato delle altre torri che si ergevano per le vie della città: fu lui che realizzò il progetto del particolare coronamento che “spezza” la lunga canna in mattoni. I lavori non durarono a lungo: è del 1348 un documento che delibera la fusione della “champana nuova…dé Signori Nove[2] da collocare sopra la torre, operazione posticipata però di un anno a causa delle ingenti perdite dovute alla peste che non risparmiò la cittadina.
(da wikipedia)
CategoriaRealizzazione ] (836)
TipologiaCostruzione ] (96)
Elemento architettonico ] (290)
 

Support details

Originale Fotografia, Colore, File
Full Size893 x 1191px
CameraDMC-ZX3
Exposure: 0,0025, F:4,4
Focal: 9,1mm
date created: 2012:09:03 21:00:12

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